Il debito pubblico

Sentiamo parlare spesso del cosidetto "debito pubblico", ma cos'è il debito pubblico! Secondo quanto riportato nel supplemento del bollettino statistico di Bankitalia «Finanza pubblica, fabbisogno e debito» il debito pubblico è cresciuto a 2.068.565 miliardi di euro. Il governo fa sapere che ogni cittadino italiano ha un debito con lo stato di circa 30.000 euro, ma e possibile! Le istituzioni, i politici, i sindacati dicono che le tasse non si possono ridurre più di tanto, non si possono defiscalizzare gli stipendi e straordinari, perchè con un debito cosi, il paese non se lo può permettere. Il debito pubblico e un vero ostacolo per tutta la ripresa dell'economia. Ma e vera sta cosa! Dall’inizio degli anni ’90 la priorità assoluta della politica fiscale del nostro Paese è stata la riduzione del debito pubblico accumulato in passato. A tale scopo si è provveduto nel corso degli anni a profonde controriforme strutturali in tutti i principali campi della spesa sociale, (dalla sanità, alla previdenza, dall’assistenza alla scuola) che hanno ridimensionato fortemente il livello di protezione sociale per i cittadini. Inoltre, con una gigantesca operazione di privatizzazioni e di ristrutturazioni, lo Stato ha progressivamente smantellato la propria presenza nei settori produttivi. Infine, sono stati drasticamente ridotti i programmi di investimento pubblico nella realizzazione di infrastrutture, nell’ammodernamento tecnologico della pubblica amministrazione, nella riqualificazione ambientale del territorio, nelle politiche di sviluppo del Mezzogiorno. Il personale alle dipendenze della Pubblica Amministrazione ha subito una drastica cura dimagrante. Oggi, ancor più di ieri, la priorità della politica economica resta quella della riduzione del debito pubblico. Ma che cos'è questo debito pubblico!

Cos'è il debito pubblico?
Cominciamo a spiegare che se c'è un debito, c'è anche un credito. Chi sono i debitori? E chi i creditori? Per debito pubblico si intende il debito dello Stato nei confronti di altri soggetti, individui, imprese, banche o soggetti stranieri, che hanno sottoscritto obbligazioni (come BOT e CCT) destinate a coprire il fabbisogno finanziario statale. Se anno dopo anno, il bilancio dello Stato chiude sempre con un deficit, ossia le entrate (essenzialmente gettito fiscale) superano sempre le uscite (spesa pubblica), alla fina viene a realizzarsi una situazione insostenibile, pari a quella di un individuo che sistematicamente spende più di quanto guadagna ed è quindi costretto ad indebitarsi con un meccanismo a spirale. La presenza di un deficit si può attribuire solitamente ad un eccesso di spesa, a sua volta causata da spese inattese o straordinarie, come una guerra o una catastrofe naturale, oppure da eccessi di spesa rispetto alle entrate, dettati da precise politiche economiche di sostegno alla domanda, da scelte politiche finalizzate a creare e mantenere il consenso politico, dall'incapacità o dalla mancanza di volontà di ridurre le spese superflue. Per le stesse ragioni il deficit può poi attribuirsi anche a politiche fiscali deboli, che portano nelle casse statali meno denaro di quanto necessario a coprire i costi della pubblica amministrazione. Facciamo un esempio. Prendiamo una famiglia composta da padre, madre e due figli. Il capo famiglia ha un lavoro con un reddito di 1.500 euro al mese. L'intera famiglia dovrà vivere ogni mese con i 1.500 euro. Se c'è la fanno, hanno saputo amministrare bene quella somma di denaro, quindi non avranno debito con nessuno, non saranno costretti a chiedere un mutuo alla banca o ad altri soggetti. Se invece la famiglia spende più di 1.500 euro al mese, essi saranno costretti a cercare i soldi mancanti da un'altra parte. Se li dovranno far prestare da qualcuno, (la banca), quindi hanno fatto un debito. Loro saranno debitori della banca, mentre la banca sarà creditrice di quella famiglia. Lo stesso avviene con lo stato italiano. Ogni anno, negli ultimi 40 anni, lo stato ha speso molto più di quello che riusciva a guadagnare, (entrate fiscali), ed ecco che per procurarsi nuovo denaro emetteva (lo fa tutt'ora) "Titoli di Stato". I cittadini che con grandi sacrifici mettono qualche soldo da parte, poi li depositano sottoscivendo obbligazioni (BOT e CCT). Lo stato con quei soldi copre il buco che si e creato, ma quei soldi sono dei cittadini, prima o poi alla scadenda del "Titolo", lo stato li dovra restituire, e con gli interessi. Ecco che si e creato il debito pubblico.

Alcune considerazioni
A questo punto voglio fare alcune considerazioni. Chi ci ha governato negli ultimi 40 anni, non l'ha saputo fare, facendo scelte sbagliate. I maggior partiti politici italiani si sono mangiati l'Italia, (vedi Tangentopoli). Pultroppo la colpa e soprattutto nostra, siamo stati noi italiani a collocare quella gente al governo, con il voto. Ancora oggi la gente e molto ignorante sulla politica, non capisce niente di politica, non si occupa di politica, non si informa della politica. Inoltre è vero che lo stato spende ogni anno più di quello che quadagna con le tasse, ma quanti soldi che dovrebbero rientrare nelle tasce dello stato non rientrano per l'evasione fiscale. Quanti italiani ancora oggi non pagano le tasse. Nel concetto di evasione fiscale rientrano tutti quei metodi volti a ridurre o eliminare il prelievo fiscale attraverso la violazione di specifiche norme fiscali. Tipicamente avviene attraverso operazioni di vendita effettuate senza emissione di fattura o di ricevuta o scontrino fiscale (le cosiddette vendite "in nero"), con conseguente mancata dichiarazione fiscale e versamento d'imposta. Esiste anche una variante molto più grave dell'evasione, la frode fiscale, che avviene con sofisticati meccanismi che creano un'apparenza di regolarità, al di sotto della quale si cela però l'evasione, rendendo così più difficoltosa l'opera di accertamento dell'amministrazione finanziaria. Tipico strumento di frode fiscale è l'inserimento in contabilità di fatture di acquisto false per ridurre l'imponibile fiscale. Quanti esercizi ci sono in Italia, quanti professionisti, che guadagnano centinaia, migliaia di euro all'anno, e poi ne dichiarano meno della metà. Pagare tutti per pagare meno/pagare meno per pagare tutti, ricordiamocelo. Se le tasse le pagassimo tutti sarebbere di meno, molto di meno; invece ci sono tante teste di cazzo che si credono più furbi degli altri, non pagandole, rimettendoci tutti. Vi sembra giusto!!

Emissione di moneta
Ritorniamo al debito pubblico, mi viene da pensare ma perche lo stato italiano invece di emettere Titoli di Stato non emette moneta! Perchè invece di stampare Titoli di Stato non stampa moneta! Perchè indebitarsi con individui, imprese, paesi esteri, banche, quando sa che quei soldi li dovrà comunque restituire con un interesse. Perche non emette banconota? Non sarebbe più conveniente per lo stato italiano!! Niente Titolo di Stato/niente debito pubblico. Per informazione vi dico che lo stato italiano, come tutti gli stati della Comunita Europea emettono moneta propria (dico moneta) cioè mettallica non cartacea. La zecca dello stato conia monete da 1-2-5-10-20-50 centesimi e da 1-2 euro, mentre quella cartacea spetta alla Banca Centrale Europea, la BCE. Perche avviene questo? Chi ci guadagna? Avete mai sentito parlare del signoraggio. State molto attenti che adesso vi spiego la più grande truffa della storia, il "Signoraggio Monetario".